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Il Folle di Dio alla Fine del Mondo

Javier Cercas, scrittore spagnolo ateo e dichiaratamente anticlericale, è stato invitato da Papa Francesco a unirsi a lui in un viaggio in Mongolia. Durante il volo, Cercas si ritrova a condividere l’aereo con l’anziano pontefice, descrivendo l’incontro come quello tra “un folle senza Dio e un folle di Dio, in viaggio verso la fine del mondo”.

Questo incontro straordinario ha dato vita a un libro, pubblicato in Italia da Wanda e tradotto in numerose lingue, che esplora temi profondi e universali. Cercas, figlio di una madre credente, si interroga sul significato della fede e sul desiderio di sapere se i suoi genitori si ricongiungeranno dopo la morte.

La perdita della fede di Cercas è scaturita dalle domande e dalle inquietudini suscitate dalla letteratura stessa. Nelle sue riflessioni, l’autore fa riferimento a figure come Bob Dylan, la cui conversione al cristianesimo lo colpisce. Personalmente, ritengo che in questo contesto si possa evocare anche Miguel de Unamuno, con la sua novella “San Manuel Bueno, martire”. In quest’opera, Unamuno racconta la storia di un curato di campagna che, pur non credendo nella resurrezione della carne, trova conforto nella fede della sua comunità e confida i suoi dubbi a un giovane comunista.

Dalle steppe della Mongolia, Cercas si addentra nei grandi interrogativi dell’esistenza: esiste un aldilà? La morte è la fine di tutto? C’è speranza di salvezza dall’oblio? Il tempo ci conduce verso un futuro di speranza o verso il nulla? . L”identità spagnola, segnata da immagini di Cristo crocifisso e della Vergine Addolorata, ma capace di celebrare la gioia della vita in ogni festa. Questo contrasto tra morte e celebrazione della vita è un elemento che a mio avviso accomuna Javier Cercas e Miguel de Unamuno.

La letteratura, per Cercas, non offre risposte facili, ma pone domande e suscita nuove inquietudini. In questo viaggio metaforico dell’esistenza, l’incontro tra uno scrittore ateo e un anziano Papa, sullo sfondo di un mondo segnato dalla guerra e da un futuro incerto, evoca le figure di Nietzsche e di Cristo.

DOB

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